Le colpe della violenza
di Simeone Latini
La violenza sulle donne è una tragedia che conosco. Beninteso, non la conoscerò mai fino in fondo. Mettersi nei panni altrui ha prodotto solo un forte senso di disgusto, ma cosa muova verso una distorsione simile, proprio non riesco a concepirlo. So solo che la colpa è nostra. Di radici culturali, che vorrebbero farci tollerare le azioni inaccettabili di chi si impone con la forza. Di chi non condanna, senza attenuanti, la violenza che si insinua nel quotidiano. Del non ragionare a sufficienza su quanto non conti, in simili frangenti, la bellezza di una donna, la sua femminilità espressa o il suo stile di vita, sempre e comunque lecito. Lo stupro (fisico, ma anche psicologico) è un atto d’intimidazione consapevole, l’espressione di un dominio su un altro essere umano. Il terrore imposto. Una volta che si è presa coscienza di questo dato di fatto, non può che sorgere l’esigenza di un nuovo corso. È una rivoluzione. E come tutte le rivoluzioni, finirà col nascere dalla nostra coscienza.
Simeone Latini, 47 anni, attore, regista e autore cagliaritano. Da 25 anni si divide tra teatro, cinema e tv, in Italia e all’estero. Da qualche tempo è tornato a vivere in Sardegna, terra di grande bellezza, ma anche di profondo disagio sociale, tema ricorrente nei suoi lavori.
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Simeone sempre genuino e sensibile alle fragilità umane! Profondo come pochi!!