Vedo e Sento: ricerca pilota sulla violenza assistita
Il progetto “Vedo e Sento: ricerca pilota sulla violenza assistita”, avviato a novembre 2019 e sospeso per alcuni mesi a causa dell’emergenza sanitaria Covid19, ha visto la collaborazione attiva dei CAV Centri antiviolenza del centro e nord Italia coinvolti nella ricerca.
Alle riunioni con i Centri antiviolenza, momenti di incontro e scambio di saperi sul fenomeno della violenza assistita, sono seguiti gli incontri con le utenti dei CAV, condotti da una coppia di collaboratrici dell’équipe. Durante gli incontri sono stati somministrati i due strumenti previsti per la ricerca: l’AAI (Adult Attachment Interview) e il Colplex-TQ-sr (Complex Trauma Questionnaire).
Nei prossimi mesi, oltre alla conclusione delle interviste, prenderà corpo il lavoro di codifica degli strumenti impiegati nella ricerca, al fine di poter giungere alla formulazione degli obiettivi previsti e delle conclusioni ipotizzate.
Il progetto è realizzato in partenariato con il Dipartimento di Psicologia Dinamica e Clinica dell’Università Sapienza di Roma e sostenuto dai fondi Otto per Mille della Chiesa Valdese.
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26 gennaio 2020
Il progetto “Vedo e Sento: ricerca pilota sulla violenza assistita”, realizzato in partenariato con il Dipartimento di Psicologia Dinamica e Clinica dell’Università Sapienza di Roma, intende rilevare la presenza o meno di violenza assistita (esposizione dei/lle minori alla violenza in famiglia) nella storia infantile degli autori e delle vittime di maltrattamento.
La violenza assistita si configura come un fenomeno molto diffuso, ma purtroppo ancora poco visibile e minimizzato, sia perché tale violenza non produce segni fisici sul/la minore, provocando però danni ben più profondi e difficili da definire, sia per via di una non chiara definizione giuridica della fattispecie di reato, nonostante questa provochi conseguenze psicologiche pari a quelle dell’abuso. Ad oggi, la violenza assistita è considerata solo come circostanza aggravante della violenza domestica commessa in presenza del/la minore.
Il progetto vuole far emergere l’importanza della violenza assistita, con lo scopo di far riconoscere il fenomeno come un vero e proprio reato penalmente rilevante e non solo come un’aggravante da imputare al reato di maltrattamento. Inoltre, mira a valorizzare la teoria che considera la violenza assistita come un fenomeno portatore di gravi conseguenze nell’età adulta di bambini/e che la subiscono.
Il progetto è sostenuto dai fondi Otto per Mille della Chiesa Valdese.
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