Gli orgasmi di oggi e quelli di ieri
intervista di Giulia Nanni e Saveria Ottaviani
Chiara Di Luna è una donna femminista di 46 anni e ci racconta del suo rapporto con la sessualità. Quante donne possono ritrovarsi nelle sue parole? Per le donne infatti, molto spesso, anche la possibilità di vivere a pieno la loro sessualità fa parte di un processo di emancipazione, di liberazione da tabù, paure e pregiudizi che sembrano sempre pronti a riaffiorare. Chiara ce l’ha fatta, ogni donna può!
Qual è oggi il tuo rapporto con la sessualità?
Oggi posso dire che sia quasi libero, abbastanza disinvolto. Certo, ogni tanto riaffiorano delle paure che avevo da ragazza e che mi bloccavano. Sono sempre più rare, sempre più gestibili, però ci sono, come a ricordarmi i condizionamenti, i pregiudizi che mi hanno fatto compagnia per tanti anni.
È cambiato nel tempo il tuo rapporto con la sessualità? Se sì, come?
Sicuramente sì, è cambiato tantissimo. Per un lunghissimo periodo della mia vita, la maggior parte della mia vita sessuale, mi sono trovata ad assecondare i desideri dell’altro senza ascoltare i miei. Lo consideravo normale, quasi fisiologico. Che fosse il mio partner a determinare tempi e modi di un rapporto sessuale. Sentivo che qualcosa non andava, eppure non riuscivo a gestirlo. Anche quando ho incontrato partner che sapevano chiedermi cosa mi facesse piacere, mi reprimevo, spesso mentivo. Ad un certo punto mi bloccavo e simulavo un piacere che non c’era. C’è voluto tanto tempo, e solo negli ultimi anni ho iniziato ad ascoltarmi e ad ascoltare anche i miei desideri.
Ricordi il tuo primo orgasmo? È legato all’autoerotismo o a un rapporto di coppia?
Il mio primo orgasmo? Proprio non lo ricordo! Potevo avere diciotto o vent’anni. Però sono certa che sia stato legato ad un atto di autoerotismo e non condiviso in un rapporto di coppia.
Qual è il tuo rapporto con la masturbazione?
È cambiato nel tempo. Oggi considero la masturbazione una componente della mia vita sessuale e immagino e spero di tutte le donne. L’ho scoperta per caso da ragazza, guardando un film, “American Gigolò”. Ad un certo punto il protagonista, Richard Gere, parla di una donna che si masturba e prova piacere attraverso la masturbazione. Ricordo che avevo sedici anni e ci rimasi di sasso perché proprio non immaginavo che anche una donna potesse masturbarsi. Ci sono voluti alcuni anni perché ci provassi. Un po’ mi sentivo a disagio con la mia sessualità; un po’ mi portavo dietro tutta una serie di pregiudizi sulla masturbazione maschile, per cui pensarla al femminile era per me totalmente inimmaginabile. C’è stata poi una fase in cui mi masturbavo perché insoddisfatta delle relazioni che avevo. Era piacere misto a qualcosa che si avvicinava al dolore e alla rabbia. Dolore per il senso di solitudine, rabbia perché desideravo una relazione di coppia soddisfacente e non riuscivo a conquistarla. C’è voluto tanto tempo perché iniziassi a considerare la masturbazione come una normale componente della mia vita sessuale. Oggi posso dire che sia piacevole e rilassante, E concilia il sonno!
Quale differenza c’è tra gli orgasmi di oggi e quelli di ieri?
Questa è una domanda difficile e amara perché … sto invecchiando e sento che anche la mia sessualità sta iniziando ad avere i primi capelli bianchi. È qualcosa di recente, qualcosa che è cambiato nell’ultimo anno, qualcosa ancora tutta da elaborare. L’orgasmo alcuni anni fa era più intenso, più coinvolgente, più vibrante e forte. Ultimamente le cose sono cambiate, un po’ mi sento meno … focosa, un po’ il mio corpo risponde con minor intensità agli stimoli sessuali. Come se tra testa e corpo, tra il desiderio che immagino e le manifestazioni del mio corpo, la comunicazione sia meno fluida. Credo sia una delle componenti della menopausa, una fase con cui devo ancora imparare a convivere.
Sei una donna che ha fatto un percorso femminista; il femminismo ha modificato, condizionato il tuo rapporto con l’orgasmo?
Devo al femminismo la mia liberazione sessuale. Aver fatto parte per molti anni di un’associazione femminista, essermi confrontata con altre donne femministe mi ha dato delle chiavi di lettura, anche rispetto alla sessualità, che prima non avevo. Il femminismo mi ha aiutata a scoprire la potenza dei condizionamenti che mi portavo dietro. Mi ha aiutata a decodificare le sensazioni che provavo e che non sapevo definire e riconoscere, che reprimevo. Sì, penso che il femminismo mi abbia permesso di conoscermi sempre di più, anche sessualmente, e lasciarmi andare.
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