#NOzonerosse
Campagna contro l’istituzione delle c.d. zone rosse all’interno del IX Municipio di Roma Capitale
In data 06 ottobre 2014 abbiamo già pubblicamente espresso la nostra disapprovazione nei confronti dell’istituzione delle c.d. zone rosse nel territorio della città di Roma. Posizione resa nota attraverso una lettera aperta indirizzata al primo cittadino e ai Presidenti dei Municipi.
Lettera_aperta_al_Sindaco_Marino
Riteniamo che la regolamentazione della prostituzione sia ammissione e rafforzamento della disparità tra uomo e donna e della subordinazione tra i generi. E’ rinuncia alla prevenzione e alla costruzione attiva di percorsi di uguaglianza.
Siamo contrarie ad ogni tipo di “zone”, muri e separazioni, come donne ne siamo state destinatarie per secoli, come donne abbiamo combattuto contro i muri che ci volevano chiuse al mondo e combattiamo ancora.
Poiché lo sfruttamento sessuale di donne e minori è un fenomeno estremamente complesso e in continua evoluzione, renderlo “invisibile”, come annunciato dal IX Municipio di Roma Capitale, equivale ad “autorizzare i trafficanti” a relegare le vittime in appartamenti lontani dai quartieri abitati e a legittimare la mercificazione del corpo.
Ancora oggi le donne sono la maggioranza “prostituita” e la prostituzione è un problema sociale che riguarda anche il genere.
Perché NO ad un quadro normativo che regolarizza e, quindi, normalizza la prostituzione?
- NO perché un essere umano, uomo o donna, non è solo materia, ma è dotato di coscienza di sé e possiede una propria dignità. Il corpo non può essere equiparato ad oggetto/merce di scambio per trarne profitto;
- NO perché la prostituzione è un fenomeno sociale complesso, gestito per lo più dalla criminalità organizzata. Funziona come un’attività commerciale: crea un mercato in cui diversi attori entrano in relazione: procacciatori, sfruttatori, acquirenti. E soprattutto ci sono loro, le vittime, esseri umani trafficati e costretti a vendere il proprio corpo;
- NO perché lo sfruttamento della prostituzione è legato al genere; ad oggi la maggior parte delle vittime sono donne, spesso anche minorenni;
- NO perché lo sfruttamento sessuale, che è una delle possibili forme della violenza di genere, è violazione della dignità umana. La Carta dei Diritti Umani Fondamentali riporta esplicitamente “il divieto di fare del corpo umano e delle sue parti in quanto tali una fonte di lucro”;
- NO perché segregare significa normalizzare e la normalizzazione della prostituzione vuol dire negare diritti umani fondamentali come la libertà, l’autodeterminazione, l’integrità psico-fisica;
- NO perché pensare ad un quadro normativo che “regolarizza” la prostituzione significa non garantire l’emersione, l’identificazione, l’assistenza e l’inclusione sociale delle vittime come invece prevedono i programmi di protezione sociale (art. 13 della legge 228/2003; art. 18 del D.lgs. 286/98 T. U. sull’Immigrazione);
- NO perché dove la prostituzione è stata legalizzata la criminalità non è stata ridotta, è divenuto ancora più arduo perseguire gli autori della tratta e dello sfruttamento sessuale e le vittime sono ancora più isolate;
- NO perché lo sfruttamento del corpo altrui è causa e conseguenza della disparità tra uomo e donna ed è ostacolo per la parità di genere;
- NO perché che il modello che si sceglie per affrontare il fenomeno della prostituzione e le misure per contrastarlo, influenzano il messaggio che si trasmette alla società e quindi il nostro futuro;
- NO perché la prostituzione non è una “una libera scelta”, considerarla come una professione, vuol dire insegnare ai giovani e alle giovani, che tra le varie opzioni lavorative possono contemplare quella di usare il proprio corpo per trarne guadagno.
Non possiamo più restare in silenzio!
Se anche voi siete d’accordo con noi, facciamoci sentire, mettiamoci la faccia e diciamo insieme: #NOzonerosse!
Inviateci le vostre foto all’indirizzo mail nozonerosse@gmail.com, oppure attraverso la nostra pagina Facebook.
Montaggio delle adesioni ricevute al 25 novembre 2014:
Di seguito l’album con tutte le adesioni alla campagna #NOzonerosse :
https://www.facebook.com/media/set/?set=a.330998743738359.1073741832.325220457649521&type=3
Adesioni politiche contro l’istituzionalizzazione delle c.d. zone rosse:
- Commissione Pari Opportunità del Municipio Roma XI;
- Onorevole Erica Battaglia (Presidente della Commissione Politiche Sociali e della Salute di Roma Capitale);
- Giulia Tempesta (Capogruppo del PD di Roma Capitale);
- Gianni Paris (Presidente della Commissione di Roma Capitale in Campidoglio);
- Manuele Marcozzi (Assessore del Municipio Roma XI);
- Mimma Miani (Assessora alle Politiche Sociali ed alla Multiculturalità del Municipio Roma XI);
- Fabrizio Mossi (Assessore alla Cultura, Bilancio e Partecipazione del Municipio Roma XI);
- Elisa Paris (Assessora del Municipio Roma XV);
- Cristina Maltese (Presidente del Municipio Roma XII);
- Michela Ottavi (Assessora alle Politiche Sociali, Sanitarie e Pari Opportunità del Municipio Roma XV);
- Jacopo Emiliani Pescetelli (VicePresidente del Municipio Roma I);
- Luca Giansanti (Consigliere di Roma Capitale);
- Daniele Frongia (Consigliere di Roma Capitale);
- Virginia Raggi (Consigliera di Roma Capitale).
Altre adesioni:
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