Liberiamo il desiderio
di Zdenka Rocco
Liberiamo desideri e liberiamo il desiderio. Perché c’erano una volta le nostre nonne e c’era il dovere, coniugale e soprannaturale. Non lo fo per piacer mio ma per dar dei figli a Dio, si dicevano. Poi ci sono state le nostre mamme, la loro rottura (con le nonne) e la loro scoperta (di sé, del desiderio, dell’orgasmo). Infine ci siamo noi, generazione ampia, trasversale, intersecata con le ragazze, le nostre figlie e le loro amiche, generazione di donne adulte che accelera, frena, talvolta ritorna. Talvolta per noi può essere la riproposizione di un dilemma, la scelta tra due bagagli che ci portiamo al seguito: l’abitudine alla mancanza di piacere e l’attitudine alla ricerca di quello stesso piacere. Due bagagli troppo pesanti da trasportare entrambi.
C’è il rapporto con quel retroterra culturale che di orgasmo (femminile), sessualità (femminile), desiderio e piacere (femminile), parla poco, sottovoce, talvolta male. È l’abitudine alla mancanza di piacere che ritorna e si insinua. E c’è il bagaglio fatto di liberazioni, diritti riconosciuti e acquisiti, altri già sottratti; scoperta e ascolto del proprio corpo e della specificità di ciascuna; desiderio di un incontro, di una fantasia, di una fuga. Di svelare il desiderio nel nostro corpo, a noi stesse prima di tutto, a chi ci ama senza possederci. È l’attitudine alla ricerca del piacere, come quello di un orgasmo, liberato.
scarica qui .pdf del numero di novembre 2017
Questo sito non costituisce testata giornalistica, non ha carattere periodico ed è aggiornato a seconda della disponibilità del materiale. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7/3/2001.