RISING sport
FATE le STREGHE, numero 10
in questo numero
RISING sport
“Lo sport è uno spazio neutro e universale in cui anche le differenze si possono riconoscere senza discriminazioni. Lo sport è in grado di superare le barriere che diverse abilità, età, culture, etnie e generi spesso possono portate”. Bellissimo, potente. Tuttavia, lo sport può essere anche l’esatto contrario: il fine con cui giustificare competizioni malsane, discriminazioni, divisioni anche e proprio sulla base di differenti abilità, età, culture, etnie e generi. Proprio per la sua natura adattabile quindi, lo sport necessita assunzione di responsabilità e doveri che, come sappiamo, hanno sempre a che fare con i diritti. E i diritti sono tali solo se sono di tutte e tutti.
In questo numero di Fate le Streghe, evidenzieremo alcune delle discriminazioni che ancora oggi le donne si trovano a sperimentare quando si appassionano a sport considerati tradizionalmente maschili o quando scelgono di fare dello sport il loro lavoro. E leggeremo di donne che non si arrendono, che non accettano di farsi relegare nell’angolo abbandonando i loro sogni. Donne che con tenacia e ostinatezza conquistano passo dopo passo i loro diritti e si prendono gli spazi che dovrebbero appartenergli da sempre. Donne che sanno coinvolgerci, emozionarci e trasmetterci la loro passione. Donne le cui battaglie contribuiscono a rendere questa società più equa e giusta per tutte e tutti
Giulia Nanni
fatelestreghe@associazionerising.org
GLI ARTICOLI
Avanti tutta!
di Giulia Nanni
Lo sport è neutro poiché i suoi valori sono il risultato di un’elaborazione sociale e culturale. Ciò significa che ogni sport può essere positivo o negativo a seconda della sua messa in pratica. Tuttavia, lo sport può essere anche l’esatto contrario: il fine con cui giustificare competizioni malsane, discriminazioni, divisioni anche e proprio sulla base di differenti abilità, età, culture, etnie e generi.[…]
Al via il Campionato europeo femminile di pallacanestro
di Saveria Ottaviani
Il 27 giugno 2019 prenderà il via il trentasettesimo Campionato europeo femminile di pallacanestro (FIBA Eurobasket Women 2019), che vedrà le atlete azzurre scontrarsi contro le migliori squadre d’Europa. I paesi che ospiteranno quest’anno l’evento sono la Serbia e la Lettonia. […]
Classi di Esercizi Bioenergetici, terza edizione
a cura della redazione
In autunno partirà la terza edizione delle “CLASSI DI ESERCIZI BIOENERGETICI” condotte dalla Dott.ssa Ilaria Cianci, Psicologa e Psicoterapeuta specializzata in Analisi Bioenergetica. Gli incontri, della durata di un’ora e mezza, si svolgeranno a cadenza settimanale e si terranno presso la sede dell’Associazione RISING – Pari in Genere in Via Alessandria n. 40 a Roma. Il ciclo di classi di esercizi bioenergetici è rivolto a donne adulte di tutte le età e rappresenta uno spazio e un tempo per prendersi cura del proprio corpo e del proprio benessere psicofisico, per contattare le proprie sensazioni e il modo di esprimere le proprie emozioni.[…]
Per info e iscrizioni contattare il 3297152298 o scrivere all’indirizzo associazione.rising@gmail.com
Donne e sport: libere di giocare
di Daniela Marcuccio
“Mentre corri…alza lo sguardo e guardami, sorridimi, salutami, ché non ti sono rivale ma sorella, e quando corro al sole con la fronte madida di sudore o nel buio di un’alba non ancora nata lo faccio per me, per sentirmi bene percorrendo pensieri leggeri come piume o profondi come pozzi accompagnata dal rumore dei miei passi come il battito di un cuore”. Questo è l’incoraggiamento dedicato a ogni donna che si avvicini al podismo amatoriale, una competizione quotidiana con sé stesse, utile percorso di “empowerment”, al pari di ogni altra attività sportiva, che sia agonistica e non. […]
Dilettanti o professioniste?
di Giusy Coronato
Le atlete nello sport italiano sono dilettanti o professioniste? Quando ci si avvicina all’argomento si rimane spesso sorpresi e increduli della risposta: “Facile, no? Sono tutte professioniste!” Invece no. Possono definirsi professionisti solo gli atleti che svolgono la loro attività nelle federazioni che sono riconosciute dal CONI come discipline sportive professioniste. […]
Il traguardo
di Giulia Bernini, in arte OBLO
Mondiali Femminili di Calcio 2019: come un evento di costume è diventato un fenomeno socioculturale e sportivo di primo piano
di Carmen Genovese
Con la gara inaugurale al Parco dei Principi di Parigi tra Francia e Corea del Sud, vinta dalle padrone di casa con un netto 4 a 0, ha preso il via il Campionato Mondiale femminile di calcio. Un Mondiale diverso dai precedenti, per forma e sostanza, anche grazie alla presenza di un’ottima copertura mediatica e sociale che l’ha reso finalmente fruibile al grande pubblico, avvicinandolo specialmente in Italia, anche ai più scettici.[…]
Giochiamo a rugby e siamo donne
a cura di All Reds Rugby Roma
Giochiamo a rugby perché amiamo questo sport. In campo ci sentiamo forti, infinitamente belle, piene di vita, determinate, unite in uno scopo comune. Amiamo il combattimento perché ci permette di esplorare e superare i nostri limiti, amiamo i movimenti collettivi che il nostro gioco di squadra ci richiede perché il rugby è prima di tutto un gioco di intelligenza. Amiamo le corse all’aria aperta sotto il sole e la pioggia perché in esse assaporiamo la libertà che odora di erba bagnata. È così che ci piace parlare della nostra pratica sportiva. Eppure, nell’immaginario di molti, la ricerca del puro piacere nello sport femminile è una prospettiva incomprensibile, quasi oscena.[…]
Intervista a Maria Iole Volpi, calciatrice e allenatrice
di Federica Buffa
Maria Iole Volpi, com’è allenare una squadra femminile di calcio? Pensi ci siano delle differenze rispetto a una maschile?
Ho deciso di allenare squadre femminili perché rappresentano il mondo che ho scelto ed è la cosa più naturale che io possa fare. Sono cresciuta in un contesto calcistico femminile mi trovo a mio agio e capisco molte dinamiche che magari nel mondo maschile non conosco. Per me allenare nel calcio significa allenare nello sport, non ci sono differenze tra maschi e femmine. Forse è il mio modo di essere donna che incide diversamente sulle ragazze che alleno. Parlo ad esempio del livello di emotività e di carattere.
Parlando di fisicità e tecnica, pensi ci siano delle differenze?[…]
Il calcio è (anche) donna
di Antonio Paesano
“Il calcio è maschio”. Questo messaggio l’ho letto in diretta in una radio che si occupa di calcio, e forse ho sbagliato, devo ancora capirlo. Scrivo queste righe mentre la Nazionale di Bertolini sta pareggiando 1-1 contro l’Australia, nazionale più esperta e allenata. Più forte. Iniziamo da qui. Perché sono più forti le calciatrici australiane? Genetica? Tradizione? Per caso il calcio è sport nazionale da quelle parti?[…]
“I, Tonya”, il film
di Zdenka Rocco
Donna e sport. Donna e stereotipi (di genere). Donna e aspettative: che tu sia femminile, aggraziata, esile; che ti sieda con le gambe ben strette, non dica le parolacce. Che tu esegua uno sport che valorizzi la tua grazia, come il pattinaggio artistico. Che se fai pattinaggio artistico, i tuoi capelli siano in ordine e i tuoi costumi omologati; le tue unghie smaltate di chiaro. Che tu sia elegante in pista. Poco sembra importare che la tua tecnica e la tua potenza ti facciano eseguire, prima donna in America, seconda al mondo, il triplo axel. Un salto seguito da tre rotazioni e mezzo, realizzato da poche donne al mondo. A oggi solo sei. Poco se la tua caratura atletica sembra incontenibile e difficile da imbrigliare in schemi fissi. Poco quando non riesci a incarnare – non vuoi incarnare? – un modello di femminilità, tradizionale e stereotipato, che ti vuole gentile e remissiva, figlia devota, moglie paziente.[…]
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